🚚 Spedizione  GRATUITA in 48h  a partire da 49€

Dagel Mangimi

Quando il Bosco racconta storie (e i cani le ascoltano)

Domenica scorsa è successa una di quelle cose che ti fanno sorridere ancora giorni dopo, quando ci ripensi mentre prepari il caffè o sistemi i sacchi di crocchette in azienda. La terza edizione di Avventura a Sei Zampe è stata... come dire? È stata come aprire un libro e scoprire che i personaggi sono veri, che respirano la tua stessa aria e condividono il tuo stesso amore per quelle creature straordinarie che chiamiamo cani.

Il bosco di Chinunno, qui in Puglia, ci ha accolti con quella sua luce filtrata tra le fronde che sembra fatta apposta per raccontare storie. E storie ne abbiamo ascoltate, credetemi.

La Community che cammina insieme

C'eravamo tutti noi, la nostra piccola grande community che nei mesi è cresciuta come cresce un albero: piano, con radici profonde. Siamo diventati una famiglia allargata, dove ognuno porta il suo pezzo di esperienza e lo condivide con generosità.

Guardavamo i volti familiari, i cani che ormai si conoscono tra loro, i sorrisi complici di chi condivide qualcosa di più di una semplice passeggiata. È questo che ci emoziona ogni volta: non siamo solo persone che amano gli animali.

I Maestri del cammino

Ad accompagnarci in questa avventura avevamo due guide d'eccezione, due persone che sanno trasformare una camminata in bosco in un viaggio di scoperta.

Ivano Piccolomo, esperto cinofilo, ci ha letteralmente aperto gli occhi su quanto poco sappiamo dei nostri amici a quattro zampe. Con quella sua pazienza infinita e quel modo di parlare che ti fa sentire meno stupido quando fai domande ovvie, Ivano ci ha regalato consigli preziosi sulla gestione dei cani. Ho imparato più in quella mattinata che in mesi di letture sparse. È come se avesse una chiave speciale per entrare nel mondo canino e ce l'avesse prestata per qualche ora.

E poi c'era Ezio Spano, guida ambientale AIGAE, che della natura conosce ogni segreto, ogni sussurro. Ezio ha quella capacità rara di farti vedere ciò che hai sempre guardato senza mai davvero osservare. Tra le cortecce degli alberi, tra le foglie morte del sentiero, c'è un universo che lui sa decifrare come fosse scritto in una lingua antica.

Ma il momento che ci ha fatto ridere tutti è stato quando Ezio ci ha raccontato del "tasso alcolemico". No, non quello che pensate voi. Ezio parlava del tasso, l'animale, che in autunno ha la curiosa abitudine di cibarsi di frutti fermentati. Immaginate un tasso barcollante, leggermente brillo, che cerca di tornare alla sua tana con la dignità di chi finge di essere perfettamente sobrio.

Chiacchiere tra un passo e l'altro

È durante le camminate che vengono fuori le conversazioni vere. Quelle non programmate, non forzate. E domenica, tra un albero e l'altro, è emerso un tema che mi sta particolarmente a cuore: le intolleranze alimentari dei nostri cani.

Sempre più spesso sento parlare di cani con problemi digestivi, allergie, reazioni strane al cibo. Non è solo una mia impressione, dunque. È un fenomeno reale, in crescita, che richiede attenzione.

Ne ho parlato con Ivano durante una sosta, e mi ha confermato quello che già sospettavo: la nutrizione non è solo "dare da mangiare". È prendersi cura, è prevenire, è ascoltare i segnali che il corpo del nostro cane ci manda.

Quando il cibo diventa cura

Ecco perché mi sento fortunato a lavorare con prodotti come l'Althea Super Premium. Non è propaganda, è convinzione vera. Quando vedo un cane che finalmente trova pace da pruriti continui, da problemi intestinali che lo tormentavano, capisco che stiamo facendo la cosa giusta.

Le tre linee monoproteiche che offriamo sono nate proprio pensando a questi casi:

Masseria, la linea all'agnello, delicata e nutriente come un prato di montagna.

Casale, quella al maiale, per chi cerca un'alternativa proteica diversa dalle solite.

Mare, al salmone, con tutti i benefici che il pesce può offrire.

Monoproteico significa una sola fonte di proteine animali, e questo fa una differenza enorme quando si tratta di identificare intolleranze o semplicemente dare una dieta pulita, semplice, onesta al proprio cane.

Il messaggio che porto a casa

Mentre tornavo verso la macchina, ho pensato a quanto sia importante tutto questo. Non parlo solo dell'evento, ma del senso più profondo.

Prenderci cura dei nostri cani significa ascoltarli, anche quando non abbaiano, anche quando il loro disagio si manifesta solo con un pelo più opaco o un'energia meno vivace. Significa informarci, confrontarci con esperti, camminare insieme, condividere dubbi e scoperte.

Ogni cane ha la sua storia, il suo corpo, le sue necessità. E noi, che abbiamo scelto di accoglierli nelle nostre vite, abbiamo il privilegio e la responsabilità di accompagnarli nel miglior modo possibile.

Quindi vi lascio con questa piccola verità che ho portato a casa dal bosco di Chinunno: amare un cane significa anche saper scegliere per lui. Con cura, con attenzione, con quella stessa tenerezza con cui lui ci guarda ogni giorno, aspettandosi da noi il mondo intero.

E noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di darglielo.

Ci vediamo alla prossima avventura e se volete parlare di nutrizione, di boschi o di tassi alcolici, sapete dove trovarmi.

Con affetto,
Il vostro amico della Dagel Mangimi